venerdì 14 settembre 2007

L'amore Olistico di Osho

L'amore può avere tre dimensioni.
Una è la dipendenza, nella quale vive la maggioranza della gente.La moglie dipende dal marito, il marito dipende dalla moglie: si sfruttano e si dominano a vicenda, si possiedono a vicenda e riducono l'altro ad una merce.Questo è ciò che accade nel mondo nel 99% dei casi, ecco perchè l'amore, che dovrebbe aprire le porte del paradiso, apre soltanto le porte dell'inferno.
La seconda è l'indipendenza, questo accade una volta ogni tanto.Ma anche questa possibilità porta infelicità, perchè il conflitto è costante.Nessun accordo è possibile: entrambi sono assolutamente indipendenti e nessuno dei due è pronto a scendere a compromessi. Essi danno libertà all'altro, ma essa è più simile all'indifferenza che alla libertà.Entrambi vivono nei propri spazi e il loro rapporto sembra solo superficiale, entrambi hanno paura di penetrare la profondità dell'altro, perchè entrambi sono più attaccati alla propria libertà che non all'amore.
La terza possibilità è l'interdipendenza.Accade assai raramente, ma ogni volta che accade una parte di paradiso cade sulla terra.Accade tra due persone-nè dipendenti, né indipendenti - ma in profonda sincronia tra loro, come se respirassero uno per l'altra, un'anima in due corpi: ogni volta che accade, accade l'amore. Solo in questo caso è amore.
Negli altri due casi non è vero amore: sono solo degli accordi - sociali o psicologici o biologici - ma solo accordi.

Nel terzo caso l'amore ha qualcosa di spirituale.
(Osho)

Dedicato a tutti/e coloro che amano in modo olistico.....................(beati loro che riescono)
Linux

2 commenti:

Anna ha detto...

Grandissimo Osho!
Se volete approfondire il tema vi consiglio il libro di John Welwood, "Amore perfetto, relazioni imperfette" che sto leggendo in questi giorni. Il libro mostra come i nostri problemi relazionali sorgano da un'intima ferita, in misura diversa comune a tutti, che si ripercuote sui rapporti personali, ma più in generale sulla qualità della vita sociale. Da tale ferita deriva il non Amore: il sospetto profondo di non essere degni d'amore per come siamo, che incrina la nostra fiducia e mina la capacità di dare e ricevere. (...) Solo imparando noi per primi ad aprirci potremo amare gli altri ed essere amati.

Linux ha detto...

Come non darti ragione Anna???
Grazie del suggerimento....vedrò di procurarmelo quanto prima.

Un abbraccio

Linux