L'amore può avere tre dimensioni.
Una è la dipendenza, nella quale vive la maggioranza della gente.La moglie dipende dal marito, il marito dipende dalla moglie: si sfruttano e si dominano a vicenda, si possiedono a vicenda e riducono l'altro ad una merce.Questo è ciò che accade nel mondo nel 99% dei casi, ecco perchè l'amore, che dovrebbe aprire le porte del paradiso, apre soltanto le porte dell'inferno.
La seconda è l'indipendenza, questo accade una volta ogni tanto.Ma anche questa possibilità porta infelicità, perchè il conflitto è costante.Nessun accordo è possibile: entrambi sono assolutamente indipendenti e nessuno dei due è pronto a scendere a compromessi. Essi danno libertà all'altro, ma essa è più simile all'indifferenza che alla libertà.Entrambi vivono nei propri spazi e il loro rapporto sembra solo superficiale, entrambi hanno paura di penetrare la profondità dell'altro, perchè entrambi sono più attaccati alla propria libertà che non all'amore.
La terza possibilità è l'interdipendenza.Accade assai raramente, ma ogni volta che accade una parte di paradiso cade sulla terra.Accade tra due persone-nè dipendenti, né indipendenti - ma in profonda sincronia tra loro, come se respirassero uno per l'altra, un'anima in due corpi: ogni volta che accade, accade l'amore. Solo in questo caso è amore.
Negli altri due casi non è vero amore: sono solo degli accordi - sociali o psicologici o biologici - ma solo accordi.
Nel terzo caso l'amore ha qualcosa di spirituale.
(Osho)
Dedicato a tutti/e coloro che amano in modo olistico.....................(beati loro che riescono)
Linux
venerdì 14 settembre 2007
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2 commenti:
Grandissimo Osho!
Se volete approfondire il tema vi consiglio il libro di John Welwood, "Amore perfetto, relazioni imperfette" che sto leggendo in questi giorni. Il libro mostra come i nostri problemi relazionali sorgano da un'intima ferita, in misura diversa comune a tutti, che si ripercuote sui rapporti personali, ma più in generale sulla qualità della vita sociale. Da tale ferita deriva il non Amore: il sospetto profondo di non essere degni d'amore per come siamo, che incrina la nostra fiducia e mina la capacità di dare e ricevere. (...) Solo imparando noi per primi ad aprirci potremo amare gli altri ed essere amati.
Come non darti ragione Anna???
Grazie del suggerimento....vedrò di procurarmelo quanto prima.
Un abbraccio
Linux
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